di william shakespeare
Sogno di una notte di mezza estate
SINOSSI
Dopo la “ Dodicesima notte” la Compagnia Divago affronta un’altra commedia di Shakespeare, il Sogno di una notte di mezza estate, una delle sue operepiù conosciute e rappresentate. Moltissimi sono stati gli allestimenti che hanno visto ridare vita sulla scena ai personaggi del Sogno, con tante diverse chiavi di lettura, così come non sono mancate mirabili trasposizioni cinematografiche.
Come sempre la Divago nell’affrontare un classico cerca di rispettarne la natura e il testo, tentando semmai di avvicinarlo e renderlo attuale per il pubblico contemporaneo. Ma in questo caso, in un allestimento quasi elisabettiano, è il testo stesso che si mostra e ci parla, e forse è questa la ragione di tanto successo di quest’opera a qualunque latitudine. Al centro del Sogno troviamo sempre ripetuta la parola amore e l’amore è un tema che tocca tutti gli uomini. Nessuno, neanche il più duro o freddo degli uomini gli è insensibile, e se a qualcuno ne mancasse la diretta esperienza, sarà la sofferenza per la sua mancanza a dargli la prova della sua esistenza.
E allora il nostro Sogno è un dramma sull’amore e sulle forze che ad esso si oppongono. Shakespeare ci mostrerà che amore, libertà e immaginazione sono in stretto rapporto e ci mostrerà l’amore nelle sue molteplici sfaccettature e trasformazioni, lasciando allo spettatore di trarre le sue conclusioni. E cosi tra le tante comiche e grottesche situazioni che si verranno a creare, con le memorabili e toccanti scene degli artigiani che con grande amore stanno scoprendo il mondo dell’immaginazione e il teatro, pieni di stupore e meraviglia, forse sentiremo la mancanza, nel nostro mondo, di quella forza misteriosa e potente, senza cui l’armonia non potrà mai ritornare.
CAST
con Irma Minieri, Raoul Cristofoli, Andrea Roggia, Benedetta Perego, Claudia Bruno, Gianluca Argentero, Alessandra Caracciolo, Cristina Zelli, Giancarlo Viani e Emanuela Morrone.
Regia – Luciano Caratto
Costumi – Rossella Campisi
Disegno luci – Pier Paolo Nuzzo
Scenografia – Ezio Graziano
Grafica – Eduardo Viviani
Assistente alla regia – Alessandra Caracciolo