“Relatively speaking” (Sinceramente bugiardi) è una delle opere appartenenti al primo periodo di Ayckbourn, tuttora tra le più rappresentate al mondo, e che, agli inizi della sua carriera, gli cambiò la vita. Venne scritta da Ayckbourn in poco più di una settimana, dietro la richiesta direttore artistico del Library theatre, Stephen Joseph, di scrivere un well-made play. Con grande sapienza tecnica e drammaturgica, Ayckbourn costruisce un autentico capolavoro di virtuosismo con il minimo dei mezzi: un banale equivoco e due coppie appartenenti a generazioni diverse. Il risultato è una pièce dalla comicità irresistibile.
Ginny e Greg sono da poco fidanzati, e Greg vorrebbe sposarla. Ma nell’appartamento di Ginny a Londra, Greg trova un paio di pantofole che presumibilmente appartengono a un altro uomo. Infatti Ginny ha avuto un amante, sposato e più anziano di lei, che continua però a tempestarla di telefonate e regali, nonostante Ginny abbia deciso di interrompere la relazione. Ginny quindi decide di raggiungerlo per un incontro chiarificatore e per avere indietro alcune sue lettere compromettenti, dicendo a Greg che andrà a trovare i suoi genitori, in campagna. Greg scopre l’indirizzo e la precede, e incontra Sheila, che lui crede essere la madre di Ginny e poi Philip, il marito di Sheila e amante di Ginny, ai quali annuncia la sua volontà di sposarsi con la loro figlia. Intanto Philip è convinto che Greg sia l’amante di sua moglie. Arriva Ginny e… la situazione diventa davvero irresistibile!